Forze armate by Andrea Zanotti

autore:Andrea Zanotti [zanotti]
La lingua: ita
Format: epub, mobi
pubblicato: 2012-04-11T12:55:51+00:00

Antichi...» Un boato di disgusto e ricolmo d’odio proveniente dal colosso gli smorzò la frase a metà, costringendolo a portarsi le mani a protezione delle orecchie.

Quando l'insopportabile frastuono cessò, dopo un tempo che non riuscì a determinare, Attanasio riaprì gli occhi e si accorse che altri Titani avevano fatto la loro comparsa sulla scena. Rimanevano ai lati del loro capo, nel mentre tutte le figure più piccole che per prime erano apparse, si affrettavano ora ad allontanarsi, in preda a un’incontrollabile paura.

Poteva vedere Callisto, con le sembianze di una gigantesca donna con serpi al posto dei capelli, mentre provocava, lussuriosa, Cocito.

Questo, mezzo gigante mezzo toro, non faceva nulla per nascondere il suo immane e osceno fallo.

Improvvisa si fece largo un’agghiacciante certezza nella mente del Magister Inquisitionis. Quegli esseri che si aggiravano nascondendosi nelle sporgenze oscure di quel luogo, non potevano che essere l'incestuosa progenie dei Titani.

Represse a stento i conati provocati da quell’illuminazione.

Un pulviscolo fastidioso ammorbava l'aria costringendo Attanasio in un pianto incontrollabile. Gli occhi gli pulsavano al pari delle tempie.

Sapeva che era giunto all'apice del suo disperato piano. Tutto si sarebbe deciso negli attimi successivi.

«Voi siete i dominatori dell'universo e io mi rivolgo a voi con la preghier...»

Una folata di vento impetuosa accompagnata da un’ombra giunta dal nulla lo fece barcollare.

Il seguente spostamento d'aria, causato da un battito d’ali, lo mandò gambe all'aria.

Stige aveva fatto la sua comparsa.

L'insaziabile dragone rosso, incubo dei popoli dell'antichità, era tornato a mostrarsi agli occhi di un mortale.

Attanasio, riverso al suolo, impotente, constatò lo scompiglio portato dall'ultimo arrivato.

Tutti i Titani, che in precedenza erano disposti ai fianchi di Acheronte, iniziarono ad agitarsi, strattonarsi, emettere quei barriti roboanti capaci di far esplodere i timpani a qualsiasi mortale.

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